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Il Nostro South Tra Catfish, Gumbo, Shrimps, Oysters, Po-Boys E Fried Green Tomatoes (II Parte)

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10 AGOSTO, VENERDI’: NEW ORLEANS – PENSACOLA (350 km)

…..rieccoci qua…dove eravamo? ah si…..oggi si va…..al…..mareeeeeeeeeeeeeee :yeah: :yeah::yeah: Infradito pronte…salviettoni pronti…libri da spiaggia pronti…crema “dolci carezze” Chicco fattore 40 per me e Olio Johnson super abbronzante per Francesca pronti…occhiali da sole pronti….non ci resta che fare una bella colazione, salutare il simpatico gestore del Super8 e via….si parte per le spiagge!

Quando abbiamo iniziato a programmare la vacanza, eravamo completamente all’oscuro di cosa potesse offrire il Panhandle, e più in generale tutta la zona nord del golfo, località come Pensacola e Panama City erano solo nomi sparsi qua e la nella mia mente, ma non sapevo minimamente cosa potesse offrire questa zona. Solo dopo esserci documentati non poco abbiamo scoperto la miniera di tesori che racchiude questa zona, tanto che volendo, da New Orleans a Panama City si può organizzare una vacanza a se stante, visitando ogni giorno una spiaggia diversa. Partiamo belli pimpanti da New Orleans direzione Florida quando mia moglie se ne esce bella bella: “….ma…..il parabrezza della macchina era rotto anche ieri sera….?” *-) “rotto…….come rotto? :???: …ma….boh….non so…..ieri sera era buio….eravamo stanchi…….ma poi mica vengo a vedere dal lato passeggero….come rotto? …..” Ebbene si….al lato passeggero c’è una bella scheggiatura…non so se sorridere o piangere…di certo non torno in aeroporto a New Orleans…guardo sul navigatore e vedo che passiamo dal famosissimo “Mobile Regional Airport” In Alabama….un pit stop ci tocca, wow…potrò dire di essere stato all’aeroporto di Mobile :D:joke: Uscire da New Orleans è molto semplice, il traffico è molto scarso, il motel è anche in posizione strategica, a nord-est della città, quindi siamo gia in direzione Alabama. Il sole ci accompagna nel nostro viaggio, rendendo il viaggio molto piu piacevole e meno pesante. La strada corre via veloce, senza traffico. Siamo accompagnati da buona musica on the road in sottofondo, ed in poco meno di due ore siamo gia In Alabama….sweet home Alabama…Alabama the beautiful…

I panorami sono molto piacevoli, si passa da paludi costiere con molti laghi che vanno a sfiorare il mare, a foreste fitte dove per chilometri la strada corre dritta come nei film. In men che non si dica siamo al minuscolo aeroporto di Mobile. Dopo aver testato i (puliti) bagni, ed aver ammirato il tabellone delle partenze (ben 6 voli al giorno per Atlanta, Charlotte, Houston e Dallas, i 4 HUB delle 4 compagnie principali….Delta, US, United ed AA….quanto abbiamo da imparare in termine di aviazione noi italiani….) mi reco all’altrettanto minuscolo banco Dollar dove la corpulenta impiegata, dopo aver ascoltato il problema, ci dice che loro non sono un ufficio corporate, le auto sono di loro proprietà, e quindi non potrebbero sostituircela. Però vuole lo stesso vedere l’auto. Quando vede il vetro ci sorride e ci rassicura dicendo che il vetro è gia stato riparato, infatti ci mostra i segni della ventosa….ci sentiamo un po ridicoli oltre che ignoranti, e ci troviamo tutti a ridere :sorridente: La simpaticissima ragazza però ci dice che se non siamo soddisfatti è giusto trovare una soluzione, fa quindi una telefonata, ci dice di attendere un attimo…e dopo 2 minuti è gia di ritorno con una Mitsubishi Galant rosso fiammante. Ci chiede se va bene….per noi va benissimo…non ci ristampa nemmeno il contratto in quanto non è abilitata e via…partiamo con l’auto che, grazie al cielo, ci porterà fino ad Atlanta. Decidiamo di fare un giro per il centro di Mobile, che dalle guide sembra molto carino. La città è un bel mix di viali alberati orlati da frondose querce e moderni grattaceli, che si sposa alla perfezione. Girare per la città è molto piacevole. Una delle attrazioni più visitate di Mobile è la USS ALABAMA, una nave della marina statunitense lunga 207 m famosa per essere uscita indenne da nove battaglie della seconda guerra mondiale. Ci fermiamo a pranzo dal mitico “Five Guys”. Appena la cassiera scopre che siamo italiani, ci dice tutta stupita che siamo i primi che entrano nel locale….e forse anche per quello che abbiamo scelto questo itinerario :ok: . Ci rimettiamo in macchina e dopo poco ci siamo, Florida, the sunshine state!  Da qua ci dirigiamo verso la prima spiaggia della nostra vacanza, il Perdido Key State Park, ingresso 3 dollari ad auto. Purtroppo, vuoi la fretta di buttarsi in acqua, vuoi la mancanza di indicazioni, ci troviamo al parco dalla parte opposta della baia, il Big Lagoon State Park, 6 dollari a macchina. La cosa più incredibile è che siamo l’unica auto nel parco, silenzio piu totale. La spiaggia è molto piccola, vediamo dall’altra parte della baia il Perdido Key, con una spiaggia ben più ampia, ma per noi va benissimo cosi…siamo soli soletti, e possiamo fare in tutta tranquillità il primo bagno dell’anno. La spiaggia è ben attrezzata con bagni, spogliatoi e docce, posizionate in piu punti della spiaggia. Il mare è calmissimo, essendo la spiaggia riparata dalla Barrier Island di Perdido Key. Il parco è un ottimo posto per rilassarsi ed osservare i molti animali che lo popolano, se passate da queste parti però, vi consiglio di dirigervi verso Perdido Key Facciamo il primo bagno della vacanza, ci rilassiamo un po sotto i gazebi posizionati ai bordi della spiaggia, dopo di che ci dirigiamo verso la nostra meta finale di oggi….Pensacola, la “porta occidentale della Florida”. La città è stata fortemente colpita nel 2004 dall’uragano Ivan, ma noi non abbiamo visto traccia della distruzione portata dall’Uragano, la città dopo 8 anni è tornata alla normalità. Pensacola è definita “La Città delle cinque bandiere” nel tempo infatti è stata governata da 5 nazioni: Spagna, Francia, Gran Bretagna, gli Stati Confederati d’America e gli StatiUniti. Gli altri soprannomi della città sono “Whitest world Beaches” (a causa della sabbia bianca) ed, ovviamente, “Western Gate to the Sunshine State”. Per il pernottamento abbiamo scelto il “Days Inn Pensacola – Historic Downtown“, al 710 di North Palafox Street, dove paghiamo per una notte 49 euro, parcheggio, internet e colazione (più che decente) compresi. Meno male che abbiamo prenotato, sarà che è venerdi sera ma all’ingresso ci attende un bel cartello “NO VACANCY”. Il motel è grandissimo, formato da tre stabili distinti. La camera non è molto grande, ma molto pulita e curata. Il motel molto vicino an centro, direi più che carino, ci tornerei sicuramente. Dopo una doccia ristoratrice usciamo per una bella passeggiata. La serata è fantastica, la temperatura piacevolissima ed il cielo blu. Ci incamminiamo lungo la strada principale, Palafox st, che arriva fino alla passeggiata sul lungomare ed al bel Yacht club. La città è bella…..molto bella….molto più di quanto mi aspettassi. Una Naples più “giovanile” e meno snob, dove graziosissime villette si alternano a lunghe vie con molti locali con molti ragazzi, uno su tutti il World of beer, affollato a dir poco. Percorriamo tutto il viale fino al mare, dove ci sediamo in compagnia di pescatori intenti a pescare con i propri figli (e nipoti) e famiglie che trascorrono la serata al parchetto del lungomare. Davvero bello. Per cena avevo scelto il Five Sisters Blues Cafe, al 421 di W. Belmont St., purtroppo però non abbiamo pensato che, essendo venerdì sera, forse era il caso di prenotare…..infatti arriviamo al locale ed è al completo…dovremmo aspettare un’oretta….:cry: eh no…non è il caso…passiamo alla seconda scelta, un locale caldissimamente consigliato dalla Lonely Planet, il Dharma Blue Cafe, al 300 di S Alcaniz Street. Il locale è davvero carino. Noi decidiamo di mangiare all’esterno, sotto il portico, a lume di candela. Molto soft e romantico. Il menu è molto vario e presenta molte specialità del sud. Il cibo è molto molto curato, sia nei sapori che nella presentazione. Purtroppo le porzioni non sono particolarmente abbondanti…anzi….Francesca prende del Blackened mahi mahi con vedure….presentazione da 10 e lode, sapore ottimo…ma il pezzetto di mahi mahi è davvero minuscolo, e per due amanti delle porzioni generose come noi è un po’ un limite…paghiamo 35 euro in due. Dopo un’ultima passeggiata al chiaro di luna torniamo in albergo, purtroppo The Weather Channel non è ottimista per domani, speriamo di non dover rinunciare alla prima vera giornata di mare, sarebbe davvero un peccato *-)

11 AGOSTO, SABATO: PENSACOLA – PENSACOLA BEACH – DESTIN (90 km)

Mi sveglio in compagnia del ticchettio della pioggia sui vetri della camera….nooooo…ma come? il giorno che abbiamo totalmente dedicato al mare è brutto? dopo 10 giorni di sole? Non ci posso credere… Ci alziamo e non proprio contenti andiamo a fare colazione. Una fantastica torta ci tira un su il morale ma, soprattutto, tornando in camera, vediamo che almeno ha smesso di piovere, anche se rimangono le nuvole. Ci prepariamo e decidiamo di iniziare a prendere il pranzo dal nostro amato Publix. Sushi, la nostra macedonia con i coupons by one get one free e via, pronti per la giornata. Osserviamo il cielo verso il mare e vediamo che iniziano ad aprirsi squarci di azzurro…siamo ottimisti.

 

Ci dirigiamo verso Pensacola Beach. La strada che collega la città alle spiagge è magnifica. Le due località sono unite da un lunghissimo ponte che sovrasta la baia. Arriviamo a Pensacola Beach e ci dirigiamo al visitors centre per ritirare qualche mappa e la gentile signora ci rassicura sul meteo, sarà una giornata perfetta con temperature ideali per la spiaggia, 28 – 29°. Dobbiamo dire che avrà perfettamente ragione. La spiaggia è perfetta, la classica spiaggia americana incredibilmente ampia e talmente lunga da non vederne la fine. La caratteristica principale delle spiagge di questa zona è la sabbia, bianchissima e finissima. Sembra talco. Questa caratteristica deriva dal fatto che la sabbia è stata trasportata qua grazie all’erosione, avvenuta in milioni di anni, dei monti Apalachi. Il parcheggio è molto grande e completamente gratis. La spiaggia è completamente libera ed è attrezzata con giardini pubblici, bagni, spogliatoi e docce gratuite. Non avendo ancora trovato l’ombrellone mi piazzo all’ombra di una torretta dei bagnini :sorridente: L’acqua è perfetta, nulla a che vedere con il brodo che trovammo due anni fa a Naples e Sarasota. La temperatura infatti è decisamente più piacevole ed in acqua si sta che è una meraviglia. Alterniamo bagni a lettura, una mattina di relax totale. Verso le 13.30 lo stomaco inizia a brontolare, decidiamo quindi di spostarci verso Santa Rosa per il pranzo. Una bella doccia, costumi asciutti e via! La barrier island di Santa Rosa è una sottilissima lingua di sabbia che si estende per 30 km, la strada è pazzesca, abbiamo spiagge a destra ed a sinistra, e per km e km non c’è nessuno, bianchissime spiagge completamente deserte. Il limite di velocità è bassissimo…35 miglia orarie, ma questo permette di gustare al 100% il panorama, uno dei posti piu belli che abbiamo mai visto. Arriviamo a Santa Rosa Beach. L’ingresso è di 8 dollari ad auto, a meno che si abbia il pass dei parchi. C’è un po’ di aria, decidiamo quindi di pranzare nei gazebi all’ingresso del parco, per poi proseguire per Destin, dove passare il pomeriggio. Siamo soli, il silenzio è totale ed è rotto solo dal rumore del vento. Pranziamo tranquillamente prima di ripartire verso la nostra meta finale. Oggi è sabato sera, nel momento in cui abbiamo prenotato i prezzi erano tutti fuori dalla nostra portata tranne che al Motel6, al 405 della Highway 98 E. Abbiamo quindi deciso di prenotare qua. Paghiamo 54 dollari il solo pernottamento, senza colazione. Internet a 2.99 $ al giorno. Il motel è molto spartano, senza fronzoli (non ha nemmeno il Phoon in camera). Ma è molto pulito, ed ha un ottima lavanderia. Lasciamo le valige ed usciamo subito, in modo da avere il pomeriggio per altri bagni ed un po’ di spiaggia ancora. Decidiamo di uscire di poco dal paese, verso Fort Walton Beach, fermandoci all’Okaloosa Park. La spiaggia (completamente gratuita, ma senza docce) non è molto grande ed è sul lato interno della barrier island, quindi il mare è calmissimo. Rimaniamo a crogiolarci al sole fin poco prima del tramonto, mentre la spiaggia si affolla di molti ragazzi e ragazze intenti a divertirsi con il Kite Surf. Torniamo in hotel, doccia, ed eccoci belli pronti ad uscire per cena. Questa sera la scelta è ricaduta sul Callahan’s Restaurant & Deli, al 950 di Gulf Shore Dr. Mangiamo bene, molto, la cameriera è super simpatica, Francesca prende un bel piatto di pesce misto, io un bel piatto di ribs. Prendiamo anche il dolce, paghiamo 41 euro, usciamo strapieni all’inverosimile e decisamente soddisfatti. Torniamo verso l’hotel quando vediamo un mega negozio che vende tutto il necessario per la spiaggia. Ci fermiamo e troviamo un ombrellone a 6.99 $, perfettissimo per me! :ok: Giornata da 10 e lode, e domani…è il gran giorno delle spiagge di Destin, anche il meteo oggi non ha dubbi…domani sarà una giornata magnifica.

12 AGOSTO, DOMENICA: DESTIN – CAPE SAN BLAS – TALLAHASSEE (330 km)

Ci svegliamo belli arzilli, apriamo le tende e….cielo blu blu blu :yeah: :yeah: Carichiamo l’auto…sosta da Starbucks, e via in spiaggia. Decidiamo di andare in quella che è ritenuta una delle più belle spiagge della Florida, l’Henderson Beach State Park, poco fuori la città. L’ingresso costa 6$ per automobile. Il parco è mozzafiato…abbiamo percorso nelle nostre tre vacanze tutta la costa della Florida, ed a nostro avviso nessuna spiaggia si avvicina alla bellezza dell’Henderson. La spiaggia non è larga come quella di Pensacola, e si estende a perdita d’occhio, tanto da non vedersi la fine. E’ attrezzata con spogliatoi, bagni e docce, oltre a molti gazebi per il pranzo. La sabbia è finissima e bianchissima, ancora piu bella di quella di Pensacola, senza la presenza di alghe a riva, a differenza di altre spiagge del Golfo. L’acqua limpida e di una temperatura perfetta…che dire…ne rimaniamo estasiati. Rimaniamo tutta la mattina in totale relax, tra bagni, chiacchere e lettura. Questa è vita :ok: Verso l’una e mezza il nostro stomaco reclama…quindi doccia, e via al bel centro commerciale di destin, il Destin Commons. Super bello, con un bell’Hard Rock Cafe Mangiamo da Johnny Rockets, un po di shopping da Abercrombie ed Hollister, e poi via, verso la prossima spiaggia. Oggi non ci poniamo orari, e viviamo la giornata senza tempo.

La nostra meta sucessiva è il St Joseph Penisula State Park, posto poco dopo Cape San Blas. Questo parco, per anni, si è aggiudicato il premio di migliore spiaggia degli Stati uniti. L’ingresso è di 6 dollari ad auto, anche qua si trovano docce, bagni e spogliatoi. La spiaggia è incredibilmente deserta, non sembra nemmeno di essere in Florida. Non rilassarsi qua è impossibile, rimaniamo a leggere con il sottofondo del suono delle onde fino all’imbrunire. Doccia e via…verso Tallahassee per la notte. Come detto non abbiamo orari, e poco importa che arriviamo in città poco prima delle 22. Un hamburger da Wendy e poi diretti in Hotel, l’Howard Johnson Express Inn Tallahassee, situato al 2726 di N. Monroe St. Bello…non c’è che dire…paghiamo 50 euro per il pernotto con colazione, parcheggio e wifi compresi. Camera ampia, pulita, letto immenso, ci tornerei senza problemi. E’ stata una giornata lunga ma, forse, la più bella della vacanza. Abbiamo visto luoghi magnifici, dei quali fino a poco fa non sapevamo nemmeno dell’esistenza, e, certamente, non usciranno tanto facilmente dal nostro cuore. ‘notte.

13 AGOSTO, LUNEDI’: TALLAHASSEE – NEW PORT RICHEY(350 km)

Oggi è la piu classica delle giornate di trasferimento, avevamo selezionato un paio di punti di interesse tra Tallahassee e Tampa, tra i quali il Wakulla Springs State park, e il Manatee Springs State Park ma, decidiamo di prendercela con assoluta calma in modo da ricaricare per bene le batterie.

Per questa notte non avevamo prenotato nulla, prima di lasciare l’hotel allora decidiamo di prenotare il pernottamento a New Port Richey, in modo da essere molto comodi domani per visitare Caladesi. Sveglia con comodo, colazione da Starbucks (non facciamo in tempo a fare la colazione all’Howard Johnson), prima di fare una sosta in centro città per una passeggiata. Tallahassee, città di circa 150.000 abitanti, è la capitale della Florida, oltre che sede della Florida State University. La città è sostanzialmente collinare, e ben si presta per una passeggiata mattutina. Parcheggiamo vicino al Campidoglio ed iniziamo la visita degli edifici governativi. Downtown è molto carino, un tipico centro del sud, con lunghissimi viali alberati contornati da grandissime querce ricoperte di muschio, dove si puo trovare un armonico mix tra vecchio e nuovo, dove i moderni grattaceli si sposano alla perfezione con belle residenze sudiste del 1800. Il punto forte è il vecchio campidoglio. Il nuovo campidoglio, posto subito alle spalle del vecchio, è decisamente piu anonimo, ma probabilmente piu funzionale. Passeggiamo nei curatissimi giardini che circondano il complesso governativo, fino al Vietnam Memorial. E’ oramai mezzogiorno quando ci rimettiamo in auto. Oggi tradiamo il tanto amato Publix per una nuova catena di super, la “Winn Dixie“. Devo dire carina, un po’ più economica di Publix, con moltissime offerte e coupons, offre anche lei il sushi, pui economico di Publix, ma oggettivamente di un altro livello, meno raffinato e con molta meno scelta di gusti. Pranziamo in un parco prima di ripartire per New Port, dove arriviamo verso le 16. Prima di recarci in hotel, ci fermiamo alla spiaggia della città, il Robert K. Rees Memorial Park, conosciuto anche dagli abitanti della zona come Green Key Beach. La spiaggia è gratuita ed offre i servizi essenziali come bagni e docce, oltre ai gazebi ombreggiati per il pic nic. Vi arriviamo però nel momento di bassa marea, quindi il mare è bassissimo. Ci sono moltissimi uccelli, tra i quali aironi blu e fenicotteri, rivelando questo parco come un buon punto per il bird watching. Ci spostiamo quindi in hotel, il Ramada Bayside New Port Richey, al 5015 della US Hwy 19 North. Il motel, non aveva recensioni particolarmente eccezionali ma noi non ci siamo trovati male…anzi….il panorama era pazzesco, e la nostra camera dava direttamente sullo Yacht Club della città. Diciamo che non è da tutti i giorni avere questo panorama da una camera di un motel…anzi….Le camere sono classiche, senza fronzoli, la colazione abbastanza varia. Spendiamo 56 euro. Se passate di qua insistete per farvi dare una camera nell’ala moderna del motel….c’è un abisso tra camere dell’ala nuova e quelle dell’ala vecchia. Ci stendiamo nella bella piscina a leggere, per concludere questa giornata totalmente dedicata al relax….ogni tanto direi che ci vuole. Poi, una volta tanto troviamo una piscina bella, grande, pulita ma soprattutto deserta e silenziosa, cosi ne approfittiamo. Doccia rinfrescante, dopo di che ci si prepara per la cena. Prima facciamo un giro per la città, che ricorda moltissimo Naples…molte villette curatissime, ricoveri per anziani, club privati….il che ci fa capire come New Port Richey sia la classica località della Florida dove i pensionati americani si ritirano a vivere lontano dal freddo del midwest e del nord. Per cena selezioniamo il Central Park Family Restaurant, al 7657 della State Road 54. Appena entrati abbiamo conferma delle nostre supposizioni…il locale è quasi pieno, tutte coppiette….età media (e non esagero) 80 – 85 anni…molti posti hanno addirittura il “posto deambulatore” :sorridente: Diciamo una città con età media molto elevata….Mangiamo bene…molto….calamari, pesce fritto, un ottimo hamburger….doppio dolce…usciamo che facciamo fatica a camminare…abbiamo mangiato decisamente troppo, per poco più di 30 euro in due…soddisfatti anche oggi. Prima di tornare in camera passiamo da Publix a prendere il pranzo per domani, visto che ci dedicheremo totalmente alle spiagge, pranzo al sacco :ok: . Ci guardiamo in tv “mi presenti i tuoi” con il mitico Fotter (in lingua originale si chiama Focker :sorridente:) dopo di che click…si dorme ps. come si chiama sfi gatto in inglese?? Ovvio… Mr. Jinx :serenata:

14 AGOSTO, MARTEDI’: NEW PORT RICHEY – CALADESI ISLAND – ORLANDO (200 km)

Durante le mie prime due esperienze in Florida, per un motivo o per l’altro, ho sempre saltato Caladesi Island State Park, alla terza volta però non ho saputo dire di no e, finalmente, ci siamo decisi a dedicare mezza giornata a questa famosissima località. Il parco, ritenuto da molti la piu bella località di mare di tutti gli stati uniti, è raggiungibile solo via mare mediante una barca che parte ogni trenta minuti dalla vicina Honeymoon Island. Il costo del ferry è di 14$, che diventano 13$ usando il coupon scaricabile dal sito che ho postato qua sopra. Ci alziamo quindi belli pimpanti, facciamo una bella colazione e via, in marcia verso Honeymoon Island State Park, punto di partenza della nostra gita. L’ingresso a Honeymoon è di 8$ ad auto e, per raggiungere Caladesi non si ha molta scelta se non partire da qua. Alle 9.45 siamo gia al molo del ferry con i biglietti in mano. Il primo trasbordo è alle 10, quindi saremo i primi ad arrivare sull’isola. Non c’è molta ressa, alle 10 partiamo puntuali e la barca è piena per meno di metà..saremo si e no una quindicina di persone. La traversata è molto carina, dura circa 20 minuti, durante i quali il capitano ci racconta la storia dell’isola e ci dà consigli per la nostra permanenza. Il cielo è blu, si raccomanda di usare la crema solare visto che sono previsti 31 °C di temperatura, mentre l’acqua è a 30°….eh gia…ci si avvicina al brodo…. Scendiamo a terra e raggiungiamo la spiaggia, dove piazziamo ombrellone ed asciugamano. La spiaggia non è particolarmente larga, nulla a che vedere con pensacola, ed è caratterizzata da un bagnasciuga completamente ricoperto da conchiglie. La spiaggia è molto bella, e l’acqua meno brodosa di quanto temessi. Purtroppo, come in molte altre spiagge della parte meridionale del golfo del Messico, sul bagnasciuga si depositano delle alghe filamentose che la rendono meno “pulita”, anche se qua il fenomeno è molto molto meno marcato rispetto ad esempio alle Keys. Anche qua si trovano bagni, docce e spogliatoi. Rimaniamo qua tutta la mattina, facendo lunghi bagni ed approfittando del tempo a dir poco magnifico. Dopo esserci docciati e cambiati, torniamo ad Honeymoon per il pranzo. Ci fermiamo in uno dei gazebi posti al margine della spiaggia. Dopo pranzo ci avviciniamo al bagnasciuga, che però ci lascia molto delusi…la spiaggia è davvero stretta, con molta gente (non dovendo pagare la barca, a differenza di Caladesi, molti preferiscono fermarsi qua. Anche l’acqua non è particolarmente pulita. Ma per oggi il mare l’abbiamo sfruttato a sufficienza…ci mettiamo quindi in auto diretti ad Orlando, dove tra l’altro ci troveremo con una famiglia di Giramondini di Padova.

La distanza è breve, ed in due orette scarse siamo già in Hotel. Assieme a Lucia (la simpaticissima Giramondina) decidiamo di dormire al Fairfield Inn & Suites Orlando at SeaWorld, al 10815 di International Drive. L’hotel è un po più caro di quelli che avevo selezionato in principio, infatti pagheremo 145 euro per due notti ( 72 euro a notte), colazione, parcheggio ed internet compresi….ma dobbiamo ammettere che questa sistemazione vale ogni centesimo pagato. Rispetto a tutti i pernotti precedenti l’hotel è di una categoria superiore, le camere sono curatissime, pulite, ogni spazio dell’hotel è costruito con stile, e tutto è nuovo e moderno….tanto di cappello. Anche la piscina è molto bella ed attrezzata, peccato che non avremo un minimo momento per sfruttarla. Di fronte alla nostra camera c’è una lavanderia molto attrezzata, con 1 dollaro laviamo tutti i nostri vestiti, e con 1 dollaro li asciughiamo…cosa volere di più? Facciamo appena in tempo a entrare in camera quando si scatena un temporale violentissimo, era da Pensacola che non vedavamo una goccia d’acqua, ed in mezzo abbiamo fatto 4 giorni di mare con il cielo blu…che piova anche tutto il pomeriggio…a noi non poteva andare meglio di cosi, e per questa seconda parte di pomeriggio era già previsto un giro all’outlet. Dopo la doccia infatti ci dirigiamo verso l’Orlando Premium Outlets – International Dr, situato al 4951 di International Drive. Per oggi non siamo ancora in clima shopping al 100%, raccogliamo un po di coupons al centro visitatori, compriamo qualcosa da GAP, Ralph Laurence Tommy e si fanno le 19.30. Nel frattempo ha smesso di piovere e sta uscendo il sole, ci accordiamo con Lucia, di ritorno da Cape Canaveral per trovarci per cena da Ponderosa stekhouse, al 6362 di International Drive. Il Ponderosa rimane sempre un must ad Orlando (ce ne sono 3 locations diverse). Il sistema su cui si basa è molto originale, all’ingresso scegli solo il cosa bere ed il piatto principale (bistecche di tutti i tipi….fish and chips…ecc ecc) con prezzi assolutamente abbordabili, dai 9 ai 15 dollari mediamente per un main course. Ci si siede, e ti portano loro il piatto quando la carne (o il pesce) sono pronti. Nel frattempo si può liberamente attingere al mega buffet all you can eat con alette di pollo cucinate in 4 – 5 modi differenti, pasta, decine di verdure, decine di dolci, gelato, ecc ecc ecc. Un’ottima soluzione per le famiglie, dove mangi senza svenarti variando a 360°. Noi siamo in 9, passiamo una serata in allegria, chiaccherando e raccontandoci la prima parte dei nostri viaggi. La compagnia è davvero piacevole, e domani staremo assieme tutto il giorno. Siamo venuti qua con l’idea di vedere un nuovo parco di divertimenti, Epcot o il Sea World…ma il richiamo di Harry Potter è fortissimo…decidiamo di andare tutti assieme ad Island of Adventure, in fondo…erano due anni che non ci andavamo :ok: . Ci diamo appuntamento per colazione, sapendo già da ora che sarà una splendida giornata in compagnia. 15 AGOSTO, MERCOLEDI’: ORLANDO (ISLAND OF ADVENTURE) Oggi ci si alza presto, abbiamo appuntamento per le 8 per fare colazione assieme al gruppo degli amici padovani. La colazione del Fairfield è decisamente varia ed abbondante, dal dolce, al salato, alla frutta. Decisamente promossa a pieni voti. Una volta colazionati ci dirigiamo verso il parco che a noi piace così tanto..Island Of Adventure. Il parco deve il suo nome dal fatto di essere diviso in 5 Isole, ovvero 7 diverse aree tematiche: – Port of Entry, l’area commerciale che si trova appena dopo l’ingresso – Marvel Super Hero Island, incentrata sui personaggi Marvel quali Spiderman e Hilk – Jurassic Park – Il Continente Perduto – Toom Lagoon – Seuss Landing – Harry Potter. Appena varcato il cancello d’ingresso notiamo che rispetto a due anni fa c’è molta più gente…il Port of Entry è sicuramente il più bell’ingresso di un parco tematico che io abbia mai visto. La maggiore affluenza dispetto al 2010 probabilmente è dovuta al fatto che due anni fa siamo venuti qua al 24 agosto….quando molte scuole americane avevano già aperto i battenti. Decidiamo quindi di recarci nell’area più gettonata del parco…The Wizarding World of Harry Potter. Come ci si può aspettare dal nome quest’area tematica è incentrata sul mondo di Harry Potter, e non bastano le parole per descriverla…è a dir poco pazzesca. Sono stati investite moltissime risorse nella progettazione di questa area, dove spicca una delle attrazioni (se non quella in assoluto) più belle e meglio fatte al mondo: “Harry Potter and the Forbidden Journey” un meraviglioso dark indoor ride costruito con le tecnologie piu avanzate al mondo. Le code qua sono sempre lunghette…noi ce la caviamo con poco più di mezz’ora, sopportabile…Sempre in quest’area c’è un piccolo roller coaster per famiglie, Flight of the Hippogriff, nulla di trascendentale, ed un vero roller coaster molto più interessante, Dragon Challenge, da non perdere. Il dragon si può fare anche più e più volte a ripetizione in quanto, per motivi a me difficilmente comprensibili, l’abbiamo sempre trovato deserto. Ci spostiamo quindi nell’area successiva, Jurassic Park. Qua la coda è molto piu breve, ci concediamo quindi questo grande classico Universal, presente anche a Los Angeles, anche se in California, la discesa finale è molto meno impressionante. Iniziamo ad avvicinarci alle ore piu calde del giorno….possiamo quindi permetterci di bagnarci (ci siamo anche tutti armati di Infradito in modo da non rimanere con i piedi in ammollo per tutto il giorno :ok: ) : Ci rechiamo alla Toon Lagoon dove ci si bagna….e tanto…ma proprio tanto…..iniziamo con “Bluto’s Bilge Rat Barges”, delle water rapids ispirate al mondo di Braccio di Ferro. Divertenti. Visto che siamo fradici decidiamo, anche se è l’ora sbagliata visto la coda lunghetta, di fare “Dudley Do-Rights Ripsaw Falls”, un bellissimo ed imperdibile river ride fatto benissimo e…con una discesa finale pazzesca…wow che bello, assolutamente da non perdere :ok: E’ ora di approdare alla quarta isola, la Marvel. Ci catapultiamo su Hulk, un bellissimo roller coaster che ha nel suo punto forte…..la partenza…:joke: …ma non vi dico di più per non rovinarvi la sorpresa :mute: . Qua zero coda, cosi possiamo farlo ben due volte di fila. Sempre in quest’isola si trova l’imperdibile Spiderman, probabilmente il più bel dark ride 3d al mondo. Rispetto a due anni fa è stato introdotto l’HD e cambiato leggermente il finale….la definizione è certamente migliorata ma….la caduta dall’Empire, che è il punto forte del ride mi piaceva decisamente più prima…peccato. E’ ora di una pausa merenda e relax, dopo di che ci dirigiamo verso Seuss Landing, l’isola ispirata ai cartoni di Dr. Seuss, molto molto famosi in USA. E’ un area dedicata principalmente ai bimbi, con giostre molto tranquille e rilassanti. Qua ci si sente come dentro ad un cartone animato.  Una parte del gruppo decide di tornare in Hotel per prepararsi per la sera, io, Francesca, il Marito ed il figlio di Lucia decidiamo di rimanere ancora un po’, in modo da rifare Harry Potter ed ancora il Dragon Challenge. Sono quasi le otto e mezza quando crolliamo e decidiamo di rientrare…la giornata è stata davvero piena…12 ore ad Island sono pesanti, ma sempre divertenti. L’hotel è abbastanza vicino al parco, il tempo di una doccia velocissima e via per cena, ancora al Ponderosa, questa volta nella location più vicina al nostro hotel, al 8510 di International Drive. Appena entriamo nel locale inizia a piovere….ma oramai non fa problema…è stata una magnifica giornata, sia dal punto climatico, con un cielo azzurro che ci accompagnato dall’inizio alla fine, sia dal punto del divertimento sia, soprattutto, dal punto di vista della compagnia, Lucia e la sua famiglia hanno infatti reso questa giornata ancora più piacevole di quanto ci saremmo mai immaginati. Domani inizierà una nuova vacanza, quella che ci porterà a visitare posti a noi (e penso a molti atri viaggiatori) completamente sconosciuti, risaliremo la costa atlantica della Florida, della Georgia, del South e del North Carolina, dove troveremo mare, sole, ottimo cibo, persone fantastiche, città a dir poco mozzafiato ma, soprattutto…shopping all’ennesima potenza:ok: …continua…


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